A SERVIGLIANO LA GIORNATA DELLA MEMORIA

A SERVIGLIANO LA GIORNATA DELLA MEMORIA

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A vedere oggi il grande spazio verde appena fuori il paese di Servigliano, si fa fatica a immaginare l’orrore che ha racchiuso e cosa ha rappresentato meno di 80 anni fa quando fu un campo di raccolta per gli ebrei italiani e stranieri di tutta la provincia di Ascoli Piceno, un punto di passaggio per tanti prima di essere trasferiti nei campi di concentramento. Per questo per non dimenticare questo come altri pezzi della nostra storia, qui sono stati organizzati alcuni degli appuntamenti della giornata della memoria.  Costruito durante il primo conflitto mondiale per accogliere i prigionieri di guerra austroungarici, turchi e serbi, alla fine della guerra venne adibito ad altri usi sportivi e civili. Nel gennaio 1940 fu ufficialmente riaperto per accogliere i nuovi prigionieri di guerra, per lo più delle truppe alleate. Poi, dall’ottobre del 1943, il campo, si trasformò in un punto di raccolta per gli ebrei. Ne arrivarono a centinaia costretti a vivere in disastrose. Uno dei momenti più tragici nel maggio del 1944 quando dopo un bombardarono alleato venne abbattuto un tratto di muro e un gruppo di ebrei riuscì a fuggire. 31  vennero subito ripresi e la sera stessa caricati su un autocarro e portati  prima a Fossoli e poi ad Auschwitz. Dieci vennero uccisi al loro arrivo nel campo di sterminio. Solo una ragazzina di 13 anni, Susanna Hauser, si salvò e venne liberata.  Per non dimenticare lo sterminio di milioni di ebrei, ma anche per ricordare chi si sacrificò per salvarli, sono tante le iniziative organizzate in questi giorni. La casa della memoria di Servigliano ha ospitato la presentazione del libro di Roberto Giordano dedicato alla figura di Irena Sendler che nel ghetto di Varsavia salvò oltre 2500 bambini dallo sterminio fascista