A volerlo fu proprio Don Bosco che nel 1886 scrisse all’allora vescovo di Macerata dicendo che presto sarebbe venuto nelle Marche. Stiamo parlando dell’oratorio salesiano di Macerata nato nel 1890 ad opera di alcuni benefattori che agirono proprio sull’esempio del santo. Fedele alle sue origini, quando addirittura aveva una scuola di arti e mestieri, e agli scopi per cui è nato, ancora oggi l’istituto punta sulla formazione, per dare un futuro ai ragazzi, ma soprattutto sull’aspetto educativo. Dal 2014 l’istituto ha chiuso le scuole, migliaia i maceratesi ma anche i giovani di tutta la provincia che le hanno frequentate, ma non ha perso la volontà di educare. Per i ragazzi la casa salesiana è ancora un punto di riferimento: mille giovani a settimana trascorrono qui il loro tempo libero, per studiare, fare attività sportive, musicali o teatrali. E in occasione dell’anniversario della morte del santo l’oratorio ha organizzato una serie di iniziative. Sabato 2 febbraio presso il teatro si terrà una veglia musicale sul tema della Strenna del Rettor Maggiore, domenica 3 una celebrazione eucaristica che vedrà la presenza del vescovo, nel pomeriggio poi partiranno i tornei sportivi arricchiti dalla pesca di beneficenza.