Per quasi tre ore hanno tenuto in scacco la viabilità lungo la statale 76, dallo svincolo di Fossato di Vico fino a Serra San Quirico i circa 150 tra tir e mezzi pesanti che hanno aderito alla manifestazione organizzata dal Coordinamento Imprese creditrici della Astaldi, la società incaricata di realizzare tra l’altro il raddoppio proprio della statale 76 che deve ancora pagare oltre 40 milioni di euro di lavori effettuati.
Da luglio i cantieri sono fermi e le imprese in queste ore sono tornate a far sentire la loro voce per chiedere il saldo delle somme e il sostegno delle istituzioni locali e nazionali.Il corteo arrivato a Serra S. Quirico è rientrato verso Fabriano, dove la manifestazione è proseguita con un’assemblea pubblica che si è svolta presso la Sala Consiliare dell’Unione Montana dell’Esino-Frasassi.
Alla presenza di sindaci, rappresentanti delle province e delle regioni Marche e Umbria, è stato fatto il punto della situazione che si trascina da anni e che ha visto l’avvicendarsi di tre contraenti dei lavori del progetto Quadrilatero e di altrettanti fallimenti con la conseguenza che le imprese subappaltatrici sono in gravissime difficoltà, centinaia di lavoratori hanno perso il lavoro e i cantieri sono aperti a rendere i collegamenti tra la costa e l’entroterra marchigiano e umbro ancora più difficili e pericolosi per gli automobilisti. L’obiettivo è quello di riprendere i lavori sulla SS76 e trovare una soluzione per i mancati pagamenti, mentre si attende che il piano di concordato presentato da Astaldi venga approvato.