A Recanati il Leopardi bambino, i luoghi in cui è cresciuto e gli oggetti che l’hanno circondato e che lui stesso ha usato.
E’ un viaggio nell’intimità del più grande poeta mondiale quello inaugurato nella celebre abitazione Leopardi.
Due i percorsi inaugurati e fortemente voluti da Vanni e Olimpia Leopardi discendenti di Giacomo e custodi della sua memoria.
Oltre alla splendida Biblioteca che vide Leopardi giovinetto formarsi e comporre alcune delle sue opere più famose, e alla Casa di Silvia sarà possibile immergersi nel mondo del Poeta nel nuovo “Museo Leopardi”.
Una esposizione permanente in cui lungo un percorso cronologico si possono ammirare la culla in cui Giacomo neonato riposava, la veste del battesimo ancora oggi usata dai discendenti Leopardi, i giochi e gli scritti giovanili.
Tra i pezzi più pregiati lo scrittoio e il calamaio dell’”Infinito”fino ai frammenti dell’abito e del legno della cassa recuperati dalla tomba del Poeta nella chiesa di San Vitale in Fuorigrotta.
L’installazione multimediale “Io nel pensier mi fingo”, al piano terra delle antiche scuderie di Palazzo Leopardi, recentemente restaurate, fa invece fare al visitatore una vera e propria immersione negli spazi fisici e mentali abitati da Giacomo all’epoca della sua infanzia e giovinezza a Recanati.
Lo fa entrare negli ambienti privati di Palazzo Leopardi, quelli chiusi al pubblico, gli mostra quello che lo stesso Giacomo vide con i propri occhi.
Il progetto nato da un’idea di Casa Leopardi, è stata realizzata grazie al contributo scientifico della prof.ssa Fabiana Cacciapuoti, leopardista, esperta dell’autografia leopardiana e dell’architetto Giancarlo Muselli, scenografo del film “Il giovane favoloso” di Mario Martone vincitore del Premio per la Miglior scenografia ai David di Donatello del 2015.
La realizzazione tecnologica è a cura di PlayMarche ed ETT nell’ambito Progetto voluto dall’Università di Macerata.
