E’ ripartito dal tribunale di Macerata in ambulanza Marouane Farah, il 35enne marocchino accusato di duplice omicidio stradale per il tragico incidente avvenuto a Porto Recanati nella notte fra sabato 2 e domenica 3 marzo in cui hanno perso la vita il 47enne Gianluca Carotti e Elisa Del Vicario, 40 anni, entrambi di Castelfidardo.
Il processo, con rito direttissimo, è stato rinviato all’8 aprile.
I suoi avvocati hanno chiesto infatti i termini a difesa.
Il giudice ha accolto la costituzione di parte civile di tutti i parenti delle vittime.
Parenti che erano presenti in aula esattamente come l’imputato e tutti i testimoni.
Sono 8 le parti civili ammesse: le richieste risarcitorie superano i due milioni e mezzo di euro.
In aula c’erano anche gli altri due uomini che erano in auto con Farah, e la compagna.
Secondo l’accusa quella notte sull’Adriatica il 35enne invase la corsia opposta andando a schiantarsi contro la macchina di Gianluca ed Elisa che viaggiavano con i due figli, un bambino e una bambina, che la coppia aveva avuto da precedenti relazioni.
Anche i piccoli rimasero feriti.
Lui aveva un tasso alcolemico superiore al consentito, pari a 1,71, e aveva assunto droghe.
Il suo difensore Vando Scheggia ritiene il rito direttissimo legittimo ma inappropriato perché lascia poco tempo alla difesa.
Molto probabilmente sceglierà il rito abbreviato per far ottenere al suo assistito uno sconto di pena: in questo modo rischierebbe 12 anni invece dei 18 previsti.
