La biblioteca Romolo Spezioli di Fermo con la sua sala del Mappamondo è tra le 23 più belle del mondo.
E’ così per il National Geografic Italia che, sull’home page del suo sito, ha inserito l’immagine fermana come vetrina per l’articolo che parla della biblioteca di Fermo.
Un vanto per tutta la comunità, in primis per il sindaco Paola Calcinaro che ricorda che la Sala è stata riaperta al pubblico lo scorso 2 agosto, dopo un restauro lampo, durato solo un anno e mezzo.
Dopo le scosse del 2016, le assi di legno sotto al pavimento rischiavano di cedere per cui sono state sostituite con assi metalliche.
Durante i lavori il mappamondo del 1713, in carta reale di Fabriano, non è stato portato altrove, avendo un diametro di quasi due metri, più grande della porta. La leggenda vuole che da qui non sia mai uscito.
Rappresenta il mondo come era conosciuto all’epoca, senza l’Australia che è stata appena accennata in epoca successiva.
Oggi la sala è una delle biblioteche più importanti d’Italia. Contiene ad esempio l’editio Princeps della lettera scritta da Cristoforo Colombo alla corte reale spagnola di ritorno dal primo viaggio in quelle che lui riteneva essere le Indie, invece si trattava dell’America.