Cala la quantità ma cresce la qualità.
Sono le aspettative riposte tra i filari dei 17 mila ettari di vigneti della regione dove la vendemmia per i vitigni più precoci scatta proprio durante questa settimana.
Si inizia con i bianchi per poi proseguire con i rossi fino alla fine di settembre.
Tutto come da calendario, senza anticipi come lo scorso anno e senza sorprese.
Merito anche del tempo, che ha permesso alla vendemmia di tornare settembrina con tempistiche di raccolta più naturali di raccolta: le abbondanti piogge di maggio, superiori del 143% rispetto alla media del periodo, hanno infatti ritardato di una decina di giorni la fioritura della vite e ne hanno garantito l’ottimo stato di salute.
A risentirne piuttosto sarà la quantità con la raccolta che nelle Marche farà segnare un 10-15 % di produzione in meno rispetto al record dello scorso anno quando gli ettolitri di vino imbottigliati sfiorarono gli 890 mila.