Un cubo di Rubik hight tech in grado di risolversi da solo. E’ l’invenzione di sei studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Marconi Pieralisi di Jesi, presentata alla “Maker Faire Rome 2019”.
Ad idearlo Stefano Giulianelli, Leonardo Di Primio, Teo Conigli, Matteo Perini, Ludovico Ciarloni e Matteo Pinna.
All’interno del cubo ci sono sei motori, un microcontrollore, dei driver e una batteria.
Il cubo fa uso di un software per essere risolto e dopo aver calcolato la sequenza necessaria, aziona i motori facendo ruotare le diverse facce.
Frutto di sette mesi di lavoro, il MagikCube è stato selezionato tra altri 200 progetti in concorso, aggiudicandosi la possibilità di essere presentato alla Fiera.
L’invenzione ha già suscitato l’interesse di un amministratore delegato di una catena di sale giochi italiana, il quale avrebbe suggerito la progettazione di una versione destinata all’uso nei locali.