Dopo la confusione iniziale, si delinea la strada definita dal decreto del governo per chi risiede nella provincia di Pesaro Urbino, inserita tra i territori con più limitazioni da seguire per contenere il diffondersi del Coronavirus.
La direttiva del Ministero degli Interni impone a tutti coloro che devono muoversi per motivi di lavoro, sanitari o di urgenza, di certificare la motivazione.
Da queste ore sono scattati controlli nelle stazioni, negli aeroporti e lungo le strade principali.
Il modulo per l’autocertificazione si può scaricare dal sito dei comuni, compilato in ogni parte e portato al seguito.
Qualora si venga fermati dalle forze dell’ordine è necessario mostrare l’autocertificazione che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia.
In caso contrario, è prevista la denuncia penale, l’arresto fino a tre mesi o l’ ammenda fino a 206 euro.
Intanto nelle scorse ore in Prefettura a Pesaro si è riunito il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Alla presenza di tutte le forze dell’ordine e dei Sindaci dei comuni della provincia è stato definito un sistema di controllo del territorio.
In particolare riguarda le limitazioni alla mobilità in entrata, in uscita ed all’interno dall’area interessata, e la verifica del rispetto del divieto di allontanamento dalle proprie residenze da parte dei soggetti positivi al “Coronavirus” o comunque sottoposti ad isolamento domiciliare.
Per supportare i Sindaci da questo punto di vista sono state coinvolte le autorità sanitarie.
Il massimo rigore è stato annunciato anche nella vigilanza sul rispetto delle prescrizioni disposte dal decreto a carico di gestori di esercizi commerciali, attività di ristorazione e bar.
Ribadita, infine, la raccomandazione alla cittadinanza di limitare al minimo i contatti sociali e di evitare di uscire dalla propria abitazione, se non nei casi strettamente necessari.