SPORT E COVID

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Una stagione sportiva che in pratica non e’ esistita quella rovinata dal coronavirus.

Tra sospensioni, attese snervanti e societa’ in crisi finanziaria anche lo sport marchigiano deve fare i conti con il futuro .

Innanzi tutto il calcio con l’Ascoli che attende  l’autorizzazione alla ripresa degli allenamenti per le squadre professionistiche.

Infatti per  portare a termine l’attuale stagione di serie B saranno necessari almeno tre mesi a partire dal giorno in cui arriverà il via libera.

Tutto questo invece proprio quando in queste ore l’assemblea del campionato di Serie C ha deciso di rendere definitiva la sospensione dei tre gironi nazionali, dichiarando quindi conclusa la stagione 2019/20. Monza, Lanerossi Vicenza e Reggina — le squadre in testa ai tre gironi al momento della sospensione — verranno promosse in Serie B, mentre la quarta e ultima promozione verrà stabilita in base alle media punti del campionato tra  Carpi, Reggiana e Bari.

Piu’ complesso il discorso per questa serie e per il campionato di eccellenza regionale. Ci sono squadre che non vogliono aver sprecato una stagione anche dal punto di vista economico anche se ipotesi di riforma complessiva dei gironi sembra essere lontana. E’ comunque questione di ore dopo la decisione della serie c.

Nel basket stagione cancellata quindi tutto bene per la Prosciutto Carpegna Libertas Pesaro che nonostante la stagione insufficiente rimarra’ nella massima serie. Invece in lega due la Poderosa Montegranaro ha deciso di vendere il titolo.

Tutto cancellato invece in serie B con le marchigiane , sono tantissime che dovranno rinunciare ai proprio obiettivi e verificare la possibilita’ di trovare i fondi per continuare. Senza pubblico diventerebbe tutto impossibile. Infine ma solo in ordine di discipline la pallavolo  con la federazione che ha considerato chiusa la stagione. Per la Lube civitanova un anno sprecato con i tanti investimenti fatti che vengono vanificati. Anche a livello internazionale situazione ferma con la cancellazione delle coppe, anche se e’ arrivato almeno un piccolo riconoscimento economico, per la qualificazione alla fase finale che era gia’ stata ottenuta. La situazione e’ questa con l’aggravante che per sbloccarla serve il ritorno del pubblico sugli spalti senza , sono tutti d’accordo, ricominciare non avrebbe senso.