5 tamponi positivi su 680 analizzati: lo 0,74%.
Non è mai stato così basso l’indice del contagio. Siamo certamente lontani dal 60,88% del 14 marzo quando i positivi erano 235 su 386 testati.
Abbiamo avuto 5 tamponi positivi solo il 28 febbraio, ma su 19 campioni testati, il 26% del totale.
Era all’inizio dell’emergenza e i test erano pochi e venivano tutti validati a Roma.
Oggi un così basso numero di contagi a 15 giorni dall’avvio della Fase 2, alla luce delle prime aperture, ha un significato assolutamente incoraggiante, anche alla luce delle ulteriori aperture partite da ieri.
680 non è il totale dei tamponi effettuati, perché a questi vanno aggiunti i tamponi per certificare i guariti.
Ma c’è da aggiungere che nella nostra regione ormai si effettuano anche test sierologici tramite prelievo di sangue sia in strutture pubbliche che nelle private.
Un test che rileva sia gli anticorpi che indicano se la malattia è in corso tramite presenta di anticorpi, o se è stata superata, ma che vanno poi sempre verificati se non negativi tramite tampone.
Ulteriore scoglio sarà tra 10-15 giorni alla luce della riacquistata libertà di girare senza autocertificazione, prendere un caffè al bar, andare al ristorante, a fare shopping o dall’estetista e dal parrucchiere.
Il tutto nel rispetto delle distanze: se tutto andrà bene dal 3 giugno riprenderanno gli spostamenti tra regioni.
I positivi accertati nella regione sono 6675.