A 91 anni nonna Duilia torna a riaprire il suo ristorante in pieno centro a Sant’Angelo in Pontano.
Più forte del sisma del 2016 e anche del lockdown imposto dall’emeregza Covid 19, la super nonnina del maceratese, appena ha potuto, è tornata dietro ai suoi fornelli a cucinare le sue prelibate tagliatelle con il ragù, fatte a mano seguendo la ricetta di un tempo, nel locale che porta il suo nome.
D’altronde gestisce un ristorante da oltre 50 anni, e l’isolamento forzato le aveva fatto perdere i suoi ritmi, tanto che ha trascorso intere giornate a letto.
Adattare il ristorante alle misure di sicurezza non è stato difficile: tavolo distanziati e separè in plexiglas con dispenser di disinfettante per le mani all’ingresso e ingresso e uscita separati.
La cosa più difficile è, invece, ha detto, convincere i clienti a lasciare il numero di telefono.
Il paese, ci spiegano Duilia e il figlio, ha due protettori: San Nicola che ha vissuto qui 16 anni prima di trasferirsi a Tolentino, e San Michele Arcangelo che con lancia e spada protesse il paese già nel medioevo dall’attacco di un paese vicino.
