Era una calda domenica quel 7 giugno 1981, alle 17, quando stava per iniziare una partita importantissima per la Sabenedettese che vedeva come allenatore Nedo Sonetti e in porta un giovane Walter Zenga.
Era l’ultima giornata di campionato e la Samb era in testa con 43 punti.
Un pari sarebbe bastato per la promozione in Serie B.
L’avversario era il Matera, che aveva ancora una flebile speranza di salvezza.
L’entusiasmo al Ballarin era alle stelle.
Sugli spalti oltre 12mila persone.
L’incendio divampò poco prima della partita che, poi, per motivi di ordine pubblico, fu fatta giocare ugualmete.
Solo alla fine, insieme al risultato di 0 a 0 che segnò la promozione in B della Samb, arrivò la notizia del tragico bilancio del rogo: oltre al ferimento di un centinaio di persone, la morte di 2 ragazze.
Una tragedia, quella che si è consumata 39 anni fa, da molti dimenticata, ma non da chi la visse in prima persona, da spettatore impotente, da vittima o da cronista come Remo Croci, oggi volto noto del girnalismo italiano, allora giovanissimo cronista di Radio Ponte Marconi.
In servizio militare aveva preso una licenza per seguire la partita più importante della squadra della sua città.
