C’è delusione e amarezza nelle parole dei familiari della vittime della strage delle Lanterna Azzurra di Corinaldo subito dopo la sentenza che ha condannato a pene comprese tra i 10 e i 12 anni e quattro mesi di carcere i componenti della cosiddetta “banda dello spray” che la sera tra il 7 e l’8 dicembre 2018 spruzzarono lo spray urticante che provocò la calca nella quale morirono Asia Nasoni ed Emma Fabini 14 anni, Daniele Pongetti 16 , Benedetta Vitali e Mattia Orlandi 15 e la 39enne Eleonora Girolimini.
La sentenza è stata emessa in abbreviato dal giudice le udienze preliminari Paola Moscaroli e ha accolto le accuse di omicidio preterintenzionale, rapine, furti con strappo e lesioni personali, ma non quella di associazione per delinquere.
La procura aveva chiesto pene tra i 16 e i 18 anni.
La sentenza dopo circa due ore di camera di consiglio ha lasciato amareggiati i parenti delle giovanissime vittime che ora attendono però che venga fatta su molti altri aspetti che riguardano la Lanterna Azzurra, struttura accatastata come magazzino agricolo, ma aperta come discoteca.
Le pena più alta a Ugo Di Puorto e Raffaele Mormone (12 anni e 4 mesi).
Ecco le altre condanne: 11 anni e 6 mesi ad Andrea Cavallari, 11 anni e 2 mesi a Moez Akari, 10 anni e 11 mesi a Souhaib Haddada e 10 anni e 5 mesi a Badr Amouiyah.