Proseguira’ il 14 ottobre il processo in corte d’assise d’appello ad Ancona a carico di Innocent Oseghale per l’omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro.
La prima udienza, partita alle 11 invece che alle 9.30 come preventivato per via del rogo di Ancona, si e’ chiusa con la sola relazione del giudice Maria Cristina Salvia.
E’ stata respinta la richiesta della difesa di far presenziare un consulente per analizzare in aula le lesioni sul corpo della vittima. I giudici di primo grado hanno riconosciuto la piena responsabilita’ di Oseghale per tutti i reati contestati, definendo la sua azione di “freddezza disumana”.
I famigliari di Pamela, assistiti dall’avvocato Marco Valerio Verni, sottoscrivono questa ricostruzione, sostenendo che Oseghale non fece tutto da solo.
La difesa nega l’omicidio e la violenza sessuale, sostenendo che l’unica colpa dell’imputato fu l’aver fatto a pezzi il corpo.
