Prima tre esplosioni di fila e poi un muro di fiamme che ha avvolto un capannone dell’ex tubimar nell’area portuale di Ancona con una colonna di fumo nero che ha avvolto l’intero capoluogo dorico e tutta la zona del conero.
E’ l’inferno di fuoco che si è scatenato attorno a mezza notte e mezzo in un magazzino della Darsena Marche dove erano accatastati vernici e vetroresine e che è arrivato a divorare anche altri capannoni vicini e alcuni campion ma che per fortuna non è arrivato ad interessare il vicino deposito di metano e uno stabilimento per il congelamento del pesce, dove gli operai sono riusciti a mettersi in salvo.
Per fortuna nessuno è rimasto ferito né intossicato.
Quasi tre ore.
Tanto ci hanno messo i vigili del fuoco con 12 squadre arrivate anche dall’aeroporto di Falconara, Pesaro, Macerata a domare il rogo, ora sotto controllo.
Così come sono in corso le analisi sulla qualità dell’aria da parte di Asur e dell’Arpam.
L’incendio che ha provocato l’esplosione di alcune bombole di acetilene ha sprigionato anche una densa nuba nera dal forte odore acree che ha ricoperto la città di Ancona e che a causa del vento si è spostata verso le vicine Numana, Sirolo e Camerno.
Le scuole rimarranno chiuse ad Ancona anche giovedì 17 settembre. A Falconara invece giovedì si torna sui banchi.