Al Torrette di Ancona gli accessi al pronto soccorso sono aumentati: sono circa 150 al giorno, e sta lentamente crescendo il numero dei pazienti con febbre. Ma la situazione è sotto controllo. A spiegarcelo è Aldo Salvi, primario del pronto soccorso e direttore della Medicina D’Urgenza. La situazione comunque è destina a peggiorare. La struttura però è pronta, è stata ampliata l’area di Osservazione Breve Intensiva che è stata portata da 100 a 300 metri quadrati con 10 posti letto monitorati e locali a pressione negativa per limitare la diffusione del virus.
La struttura si può adattare in poche ore. La medicina d’urgenza interverrà come secondo livello quando il pronto soccorso sarà saturo o per i pazienti più critici. Sono previsti interventi di edilizia leggera per separare i percorsi interni, suddividendo l’area covid dalla degenza ordinaria e dalle aree dove operano i medici.
Ma secondo Salvi non si tornerà ai livelli di marzo quando l’80% dei pazienti che arrivavano al pronto soccorso con febbre era positivo; il tasso di positivi non supererà il 10% perché le persone fanno attenzione.
Sarebbe comunque buona norma non recarsi in ospedale se la febbre non dura più di 3 giorni, a meno che non ci siano sintomi respiratori o gastro-intestinali importanti. E’ opportuno comunque confrontarsi sempre col medico di famiglia.