Con i timori di una nuova emergenza Covid in Italia, si calcola manchino all’appello almeno 53mila infermieri, di cui almeno 30 mila sul territorio.
Una situazione provocata non solo da malattie, congedi e quarantene.
Un’emorragia difficile da tamponare che mette a dura prova i servizi socio-sanitari per gli anziani e chi li gestisce.
E’ soprattutto la fuga nel pubblico che rischia di lasciare scoperta l’assistenza sanitaria dei più fragili, nelle rsa e nelle case di riposo.
La formazione dei nuovi infermieri usciti dai corsi di laurea triennali non basta a sopperire la carenza di personale.
Secondo studi recenti occorrerebbe un incremento annuale dell’8 per cento dei laureati per almeno tre anni per ripristinare a pieno regime l’organico.