Si fa portavoce del comitato degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali delle Marche, specie delle strutture per anziani, Mario Vichi, presidente dell’Opera Pia di Senigallia, e scrive un comunicato indirizzato alla nuova giunta regionale.
L’annuncio dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini relativo all’assunzione di 3 mila infermieri è stato un fulmine a ciel sereno.
Sono pochi quelli che si laureano, e firmano immediatamente contratti pubblici. Le strutture private restano a corto di personale .
La sua struttura – ci spiega – ospita 230 anziani, seguiti da 22 infermieri. 10 di loro hanno partecipato al concorso. Quindi se tutti scegliessero il pubblico, l’Opera Pia Mastai Ferretti dovrebbe rinunciare al 50% dei servizi. L’unica soluzione sarebbe mandare 100 anziani in ospedale.
Qui – ci dice Vichi – non arriva una domanda di assunzione da 4 mesi mentre prima le richieste erano molte e il turn over era fisiologico.
Stavolta il covid ha colpito meno duramente nelle case di riposo – ci sono alcuni focolai – ma tutte le strutture hanno dispositivi di protezione, seguono protocolli e i tamponi per gli ospiti sono assicurati a differenza di quanto accadeva a marzo quando gli aiuti pubblici furono scarsi e tardivi, ma il virus è ovunque.
Quindi l’appello è duplice: agli operatori, veicoli unici della malattia nelle strutture, e alla sanità per i controlli preventivi.