TORNA CRITICA LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI DELLE MARCHE

TORNA CRITICA LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI DELLE MARCHE

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Seppur nella critricita’ l’unica a non essere vicina al collasso e’ la sanità pesarese, la più colpita dall’ondata pandemica di primavera.

Per far fronte all’aumento dei pazienzi covid, al momento si sta organizzando il trasferimento di interi reparti dal San Salvatore di Pesaro, ospedale covid dove si stanno attrezzando tre aree intensive, al Santa Croce di Fano, dove e’ stato scelto di mantenere i reparti liberi.

Soffrono  invece gli ospedali della  provincia di Ancona che iniziano ad avere difficoltà a trovare posti letto per i malati covid mentre l’attività ordinaria, seppur a rilento, sta andando avanti.

Ad essere in difficoltà invece e’ il punto di primo intervento dell’Inrca dove arrivano anche i pazienti del nosocomio osimano.

Fabriano ha allestito un’area ad hoc sotto il coordinamento del pronto soccorso dove i pazienti postivi restano in stallo fino al trasferimento negli ospedali covid. Pazienti covid in attesa anche al pronto soccorso del carlo urbani di jesi, uno di loro ha dovuto aspettare dentro l’ambulanza rimasta ferma per dieci minuti in attesa di una barella. A Macerata tutto pieno nella palazzina di malattie infettive mentre il covid hospital di Civitanova sta per aprire altre 28 postazioni. A parte Civitanova gli altri ospedali della provincia sono covid free. Una vera e propria ondata di ricoveri invece e’ quella che ha investito l’ospedale Murri di Fermo, l’unico presidio covid della provincia.  Sotto stress anche le strutture ascolane con il Mazzoni che soffre la mancanza del reparto di malattie infettive. San Benedetto ha esaurito i posti di terapia intensiva e sta terminando  anche quelli di semi intensiva.