Dal primo gennaio i cittadini della zona del cratere, 340 mila nelle Marche, sono dovuti tornare a pagare le bollette di luce e gas. Ed ecco che ad un residente di Pieve Torina, nel maceratese, ne è stata recapitata una da quasi 17 mila euro, che subito ha provveduto a postare su Facebook. La stessa cosa ha fatto Diego Camillozzi, presidente di LA TERRA TREMA NOI NO, associazione nata dopo i terremoti del 2016. Ovviamente i conti non tornano: mancano gli sgravi previsti. Ma c’è molto di più: si era parlato di un ulteriore slittamento dell’agevolazione, che dovrebbe essere incluso nel decreto Milleproroghe che ovviamente ancora non è stato approvato. E tra ARERA, l’autority dell’energia, e il Governo c’è un rimbalzo di responsabilità. Ma l’associazione non starà a guardare
Per le persone anziane si tratta di difficoltà insormontabili. E poi era stata avanzata una proposta dal sindaco di Pieve Torina Gentilucci : l’azzeramento delle bollette almeno fino al 31 dicembre 2017 e di programmare tariffe agevolate a partire da gennaio 2018. I punti sono molti: si dovrebbero pagare gli oneri fissi anche per case inagibili, o per case in zone rosse i cui proprietari sono costretti a vivere nelle Sae per la lentezza della burocrazia nella ricostruzione.
Considerando comunque la possibilità di dilazionare in 36 rate chi nota incongruenze meglio che non si precipiti a pagare.
Per quanto riguarda il contributo di autonoma sistemazione inoltre c’è una precisazione importante da fare. La domanda in comune va comunque presentata, perchè se il Tar del Lazio accoglierà il ricorso, solo chi ha fatto domanda otterrà l’intero rimborso.