Annunciata la neve è arrivata anche a bassa quota sulle Marche imbiancando la regione fino a quote collinari intorno ai 5-600 metri.
Fino a 25 centimetri di neve sono caduti nella zona di Arquata del Tronto, ma una spessa coltre nevosa ha coperto tutto l’entroterra da Cagli a Bolognola.
Qualcuno sale sui tetti per liberarli dalla neve per paura che l’eccessivo peso li faccia crollare. Ma a Ussita l’abbondante nevicata non ha fatto paura. Dopo 4 anni ormai i cittadini delle casette, 89 in tutto quelle consegnate, sono attrezzati: ci sono gruppi elettrogeni se la corrente dovesse andare via. E poi alla neve la gente è abituata. A due passi ci sono gli impianti di Frontignano, che sono stati danneggiati dal sisma ma che potranno essere ricostruiti perché secondo un recente studio dell’Ingv non si trovano su una faglia attiva.
Le scuole sono rimaste chiuse per precauzione, ma la neve rende il paesaggio suggestivo. Gli spazzaneve liberano le strade quindi i disagi sono minimi.
Certo la pandemia limita la libertà: in pochi si sono ammalati ma quando il covid ha colpito un membro della famiglia non ha poi risparmiato gli altri perché nelle casette tenere le distanze è praticamente impossibile.
Intanto si pensa alla ricostruzione: finalmente in primavera partirà certamente. I più nostalgici sono gli anziani che temono di non vedere più il loro paese come era.
