E’ un coro unanime quello che si alza dai negozi disseminati nel nostro territorio: i commercianti, andando avanti di questo passo, non vedono un futuro roseo e anzi gravano incertezze molto pesanti.
A poche ore infatti dalla chiusura della Provincia di Ancona, a causa dell’aumento dei contagi, il timore di nuove perdite e scarsità di incassi si fa sempre più vivo.
Si chiedono aiuti veri e adeguati al difficile periodo. Il coro dei commercianti si è alzato unanime nell’affermare che i ristori, così come attualmente sono concepiti ed erogati, non sono una misura sufficiente a fronteggiare il periodo e le difficoltà materiali.
La categoria dei commercianti è una di quelle che avrebbe ricevuto meno ristori poiché a loro è stato concesso in vari periodi di rimanere aperti.
Il problema è che non basta la saracinesca alzata: senza flussi e disponibilità all’acquisto da parte dei clienti, le chiusure aumenteranno.
Ed è a tal fine che molti commercianti, riunitisi in varie associazioni, stanno facendo sentire la loro voce alle istituzioni.
Il motto è: “non c’è più tempo da perdere, dobbiamo intervenire ora”!
