E’ arrivata la polizia scientifica a fare rilievi sui capannoni andati a fuoco al porto turistico di Ancona. Circa 8 quelli danneggiati dalle fiamme, 5 in maniera più grave. Anche i vigili del fuoco sono tornati per cercare di appurare le cause del rogo. All’interno delle strutture in via Mattei a Marina Dorica, materiali vari dei proprietari di barche, anche motori. Il danno dunque è ingente.
La prima ipotesi un corto circuito delle macchinine elettriche che servono a spostarsi in porto.
Le fiamme sono divampate poco prima delle 22, e sono state avvistate dalla Palombella, al Guasco fino a Capodimonte.
Mentre l’odore acre di fumo è stato percepito fino al Piano e al quartiere Tavernelle.
I primi a dare l’allarme sono stati gli automobilisti e i residenti degli Archi e delle Palombare che non hanno ancora dimenticato il violento incendio dello scorso 15 settembre all’ex Tubimar, sempre nell’area portuale, per il quale si è fatta strada la pista del dolo e che distrusse una superficie di circa 4 ettari.
Le indagini cercheranno di chiarire se si sia trattato in questo caso di un incidente o ci sia un piromane nella zona.
