E’ stato congelato per 25 minuti, 25 minuti che hanno permesso ai medici di operare e salvargli una vita.
E’ un intervento pionieristico e all’avanguardia di ben 9 ore quello effettuato all’ospedale regionale di Torrette.
A realizzarlo un team multidisciplinare composto da 8 chirurgi (cardiochirurghi, urologi e chirurgi vascolari) e 2 anestesisti.
L’operazione eseguita su un 69enne affetto da una neoplasia che dal rene si estendeva fino al cuore è stata coordinata dal professor Galosi.
Il 69enne lamentava difficoltà respiratoria e palpitazioni poiché la lesione occupava buona parte del lato destro del cuore. Così i medici, insieme ai loro colleghi oncologi e cardiologi, hanno deciso di operarlo tramite un’innovativa tecnica che prevede l’attivazione della circolazione extra-corporea con arresto di circolo, ovvero l’abbassamento della temperatura corporea fino a 20 gradi, per prevenire lesioni di organi vitali tra cui il cervello. Il cuore si ferma e tutto l’organismo viene raffreddato per preservare le sue funzioni.
Tempo a disposizione 25 minuti. In questo frangente è possibile agire in contemporanea con due equipe: i cardiochirurghi rimuovono la massa cardiaca e i chirurghi vascolari aprono la vena cava. L’azione combinata ha permesso di asportare completamente la lesione e ricostruire i tessuti aperti.
Il rischio di emorragie era elevato, visto che il paziente è stato sottoposta a una massiccia dose di eparina, ma sono stati utilizzati tecniche e bisturi innovativi. Il 69enne è in convalescenza.
Da tre anni a Torrette è stato istituito un team di chirurgia retroperitoneale, una zona corporea dove si formano tumori rari e molto subdoli, che fino a pochi anni fa erano ritenuti inoperabili.