Da mercoledì 3 marzo fino al 5 la provincia di Ancona è zona rossa.
Il presidente Acquaroli ha firmato l’ordinanza.
Vietato dunque ogni spostamento, anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Oltre che tra un comune e l’altro e da una regione all’altra.
Rimangono chiusi bar e ristoranti .
Resta consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza restrizioni.
Dovranno invece abbassare la saracinesca i negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.
Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri, mentre chiudono i centri estetici
Rimangono off limist musei e mostre, teatri, cinema e palestre, sale bingo e sale scommesse.
Stop infatti a tutte le competizioni sportive, salvo quelle di interesse nazionale.
Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sposrtiva solo all’aperto e in forma individuale.
Sul fronte della scuola restano in pesenza solo quelle dell’infanzia, le elementari e la prima media.
In didattica a distanza tutte le altre, comprese le università.
Ma l’ordinanza raccomanda la dad in tutti gli istituti scolastici in cui si registra un aumento dei casi.
A decidere saranno però i sindaci.