La zona rossa si allarga nelle marche e dalla provincia di Ancona si estende anche a quella di Macerata mentre nelle altre, tutto intorno, l’arancione si fa più scuro con la chiusura delle scuole medie, superiori e università e l ‘avvio della didattica a distanza al 100 per cento.
E’ la nuova stretta che arriva con l’ordinanza che verrà firmata oggi dal governatore Acquaroli che colora di rosso metà regione: non solo la provincia di Ancona che rimane in lockdowd per un’altra settimana ma anche quella di macerata che dall’arancione scivola in rosso. Da sabato 6 marzo fino a domenica 14 quindi nell’anconetano e nel maceratese scatterà la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e dei negozi, ad eccezione di quelli di servizi essenziali, come alimentari, edicole, farmacie e parafarmacie.
Per effetto del nuovo dpcm ad abbassare la serranda saranno anche parrucchieri e barbieri oltre ai centri estetici.
Rimarranno chiusi bar e ristoranti. Non ci si potrà muovere all’interno del proprio comune se non con autocertificazione e per motivi di lavoro, salute e necessità. Non sarà più consentito spostarsi per far visita a parenti o amici, sia nel proprio comune che al di fuori.
Rimarranno invece in arancione le altre provincie di Pesaro, Fermo e Ascoli. Qui però da sabato scatterà la chiusura delle scuole medie, prima media compresa, delle superiori e delle Università e partirà la didattica a distanza al 100 percento.
Queste le restrizioni che puntano a raffreddare la curva del contagio che nelle marche continua a galoppare con l’indice Rt che in regione schizza a 1,08, ben al disopra della sogna di rischio pari a 1.