La definisce una “prassi comune” quella che si adotta quando si verificano morti a seguito della somministrazione di un vaccino.
A parlare è il Direttore del reparto di Malattie Infettive a Torrette Marcello Tavio che ribadisce come allo stato attuale non vi sia un nesso tra la morte sopraggiunta dopo la somministrazione del vaccino e quest’ultimo.
Quella che ha riguardato AstraZeneca, si è trattata di una sospensione puramente precauzionale.
I vaccini, approvati dall’Aifa, prima di essere messi in commercio e di poter essere inoculati, sono sottoposti a varie indagini per verificarne la salubrità e sicurezza per l’essere umano.
Non ci sono dunque vaccini più sicuri e altri meno: se vengono validati, sono tutti ugualmente sicuri.
Nelle prossime ore l’Agenzia Europea per i medicinali si esprimerà tramite un verdetto che avrà come esito la prosecuzione della vaccinazione con o senza AstraZeneca e a quel punto, se verranno dissipati tutti i dubbi, sarà certificato il fatto che le morti avvenute non sono dipese dal vaccino e vanno considerate causate da altre ragioni.