“Credo che la zona bianca sarà possibile quando raggiungeremo un livello di 50 positivi su 100mila abitanti su base settimanale e oggi non siamo vicinissimi”.
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, a margine dell’anteprima degli spot promozionali con il ct della Nazionale Roberto Mancini come test.
Il virus nelle Marche è in ritirata, ma la discesa della curva dei contagi non basta a far scattare la zona bianca, quella con minor restrizioni.
E’ all’orizzonte ma con un’incidenza di 75 casi ogni 100 mila abitanti registrata nell’ultima settimana, le Marche impiegheranno forse tre o quattro settimane per raggiungerla.
Stando alle previsioni, la zona bianca con l’apertura di tutte le attività e l’abolizione del coprifuoco, potrebbe scattare il 14 o 21 giugno.
Per ora le Marche rimangono ancora un’altra settimana in zona gialla.
E’ quanto è stato deciso nell’ultima cabina di regia tra Ministero e ISS, la prima che ha mandato in soffitta il vecchio parametro dell’indice RT.
Nella nostra regione nell’ultima settimana è sceso a 0.81 ma non basta.
Per rientrare nella fascia di “rischio basso”, dove rimane in vigore solo l’obbligo delle mascherine e del distanziamento, occorre scendere sotto i 750 casi a settimana contro i circa 1200 attuali.
Numeri questi che piazzano la nostra regione al sesto posto in Italia per incidenza di casi con Pesaro addirittura quarta nella classifica delle provincie per numeri di casi rapportati alla popolazione.
La speranza ora è appesa ai vaccini.
Per questo la Regione punta ad accelerare la campagna di immunizzazione ed è al lavoro su più fronti: dall’apertura degli slot per gli over 18, passando per le vaccinazioni in farmacia fino a quelle sui luoghi di lavoro.