I cani sono i protagonisti di un progetto che li vede utilizzati nel rilevamento per lo screening del Covid-19 .
A promuovere lo studio l’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con l’Area Vasta 3 di Macerata, l’azienda sociosanitaria di Sassari, l’Università di Camerino e alcune associazioni cinofile .
Dopo la raccolta dei campioni si passa alla fase di imprinting dei cani che verranno addestrati nell’identificare correttamente i campioni positivi e a discriminarli da quelli negativi da esperti cinofili.
Inizialmente lo studio è consistito nel prelevare campioni di sudore ascellare sia nei soggetti positivi al Covid-19 che in quelli negativi, così da poterli sottoporre ai cani per dare loro l’imprinting
Se lo studio dimostrerà l’efficacia dei cani nella ricerca del Covid-19, si potrà velocizzare i controlli con ricadute positive sui costi dei tamponi.
I cani sono già stati portati nei drive in e nei punti screening di Macerata e Civitanova Marche, per metterli alla prova.
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