Da questa mattina i carabinieri del Ros, con il supporto dei comandi provinciali di Ancona, Reggio Calabria, Catanzaro, Brescia, Napoli, Torino, Pesaro, Vibo Valentia e del Gruppo di intervento speciale, hanno proceduto al fermo di quattro persone ritenute appartenenti alla ‘Ndrangheta e accusate di associazione di tipo mafioso, omicidio e detenzione illegale di armi.
I provvedimenti di fermo di indiziato di delitto sono stati emessi dalle procure distrettuali antimafia di Ancona e Reggio Calabria.
Nell’inchiesta coordinata dalle due Procure si è fatto luce sull’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Bruzzese.
La «vendetta trasversale» della cosca di ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro si consumò il 25 dicembre del 2018.
Gli uomini del clan hanno agito dopo essere venuti a conoscenza della località protetta dove risiedevano i familiari del pentito.
I sicari incappucciati attesero Marcello Bruzzese fuori dalla sua abitazione, nel centro storico di Pesaro, in via Bovio e lo freddarono con una pistola automatica calibro 9.
Secondo le indagini erano pronti a colpire ancora come ritorsione per la condanna nel dicembre dello scorso anno, in Corte di Appello a Reggio Calabria, di tre capi del clan Crea.
