Dopo essere iniziato con parecchie ore di ritardo ed essere andato avanti a oltranza, l’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Elica si è concluso con il sindaco insoddisfatto dei passi fatti dalla proprietà della multinazionale leader nella produzioni di cappe aspiranti.
L’azienda ha modificato solo in parte il piano industriale.
In una nota unitaria i sindacati Fim, Fiom, Uilm, hanno evidenziato come la proposta riguarderebbe il recupero di una ventina di dipendenti grazie all’allocazione di alcuni modelli di vertical, altri 15 posti di lavoro sarebbero salvati con l’ internalizzazione da una lavorazione oggi fatta in conto terzi nella seconda metà del 2022, ulteriori 20 da una generica crescita del Tesla, altre 20 dal lancio di un nuovo prodotto sempre legato alla linea Tesla nella seconda metà del 2023.
Il sindacato, si legge nella nota, “può condividere l’idea di recuperare efficienza e competitività per avere una fabbrica più solida, ma non può condividere il progetto di puro e semplice ridimensionamento”.
Ieri ad accompagnare la delegazione sindacale anche 250 lavoratori Elica che hanno manifestato unendosi a quelli della Whirpool di Napoli .
I sindacato hanno annunciato che lo stato di agitazione prosegue.
Per oggi sono state proclamate 8 ore di sciopero poi riprenderanno le assemblee.
A manifestare stamattina sono stati anche i lavoratori della Enedo di Osimo.
La multinazionale metalmeccanica svedese ha avviato la procedura che porterà entro Natale al licenziamento di 35 dipendenti, metà della sua forza lavoro.
I sindacati, che avevano chiesto un incontro, hanno proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero di 8 ore per oggi di tutte le maestranze con presidio davanti all’azienda.