Sono passati 5 anni dalla scossa di terremoto con epicentro a Castelsantangelo sul Nera, che ha interessato una vasta zona del maceratese, A questa ne sono seguite altre fino a quella più forte del 30 ottobre.
La ricostruzione è partita molto a rilento, anche se negli ultimi mesi sta registrando un’accelerazione negli interventi, in particolare per quanto riguarda le abitazioni private,
1821 persone hanno potuto fare rientro a casa ma sono ancora oltre 16mila quelle in attesa di interventi per poter tornare nelle proprie abitazioni.
Oggi a Camerino si sono incontrati i sindaci del cratere per fare il punto della situazione.
Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona e presidente dell’ANCI Marche, oltre che coordinatrice delle ANCI regionali coinvolte nel sisma del Centro Italia, ha sottolineato come “negli ultimi 18 mesi la ricostruzione è partita grazie al legislatore nazionale, ai Comuni e al lavoro straordinario del commissario Giovanni Legnini”.
“Cinque anni dopo, la comunità di questi territori è ancora lacerata e ferita, ma allo stesso tempo si sta rimettendo in moto con la ricostruzione”, ha aggiunto Mancinelli che ha ricordato anche come “nelle zone terremotate si sono sommate due emergenze, quella del sisma e quella pandemica”.
“A preoccupare è il rincaro dei prezzi delle materie prime e la difficoltà a reperire le imprese edili anche per la mole di investimenti possibili, pubblici e privati, che produce troppa domanda di manodopera, materiali, attrezzature e di professionisti, a fronte di una scarsità di offerta”. “Su questo non si possono fare miracoli – ha sottolineato Mancinelli – ma possono essere prese una serie di misure per spalmare nel tempo alcuni interventi per evitare questo effetto collo di bottiglia”.