CANDELORA, LA TRADIZIONE TRA SACRO E PROFANO

CANDELORA, LA TRADIZIONE TRA SACRO E PROFANO

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“Candelora, Candelora dell’inverno semo fora; se ce nengue  e se ce pioe ce ne sta 49; se c’è sole o solicello ce ne sta trenta di invernicello”.

La tradizione parla chiaro: se il giorno della Candelora il tempo è bello, l’inverno è ormai agli sgoccioli, altrimenti ci sarà ancora più di un mese di freddo.

E’ questa nelle Marche la versione  più  gettonata   del proverbio  legato al 2 febbraio    che  azzarda un pronostico   sulla prossima primavera.

E a dare un occhio al meteo con le temperature di    questi giorni  di due gradi  sopra la media sembra davvero che l’inverno stia per finire  ma in realtà non è così.

Era successo anche nel 2020 quando  il 2 febbraio le temperature  schizzarono all’insu fino 15°, 4 in più rispetto alla media,  mentre nel 2012  crollarono sotto   zero, ben  6 gradi in meno delle temperature stagionali.

Il 2 febbraio di  10 anni fa  il terremoto bianco con due metri di neve sommerse  la regione.

E pure i  leggendarie  nevoni del 1929 e del 1956 avvennero proprio in questo mese.

Ma in questo giorno sacro e profano  si mescolano e la tradizione  popolare si  fonde a quella cattolica.

La Chiesa infatti  ricorda  il momento della Presentazione di Gesù  al tempio di Gerusalemme. In tutte le parrocchie questa ricorrenza viene celebrata con messe, processioni e soprattutto con la benedizione delle candele, simbolo  di Cristo  che rischiara le tenebre.

Per questo nella Chiesa di Frontale di Apiro      3 giorni prima dell’inizio della quaresima si accende  l’altare dei “Mille ceri”.

La  tradizione delle 40 ore  che dal 1877   si rinnova con   centinaia di fiammelle che  compongono la figura  di un santo,   si è però interrotta per via del covid.

Dall’anno scorso l’altare rimane spento.

Nelle Marche c’è poi  un intero paese che ha fatto della candela il suo simbolo: è Candelara in provincia di Pesaro Urbino, che tutti gli anni aspettando il Natale  si illumina solo della luce fioca e suggestiva delle fiammelle.