La città della musica contro quella delle centro torri.
Quello tra Pesaro e Ascoli, in lizza per il titolo di capitale della cultura 2024, più che un derby marchigiano è una corsa a tutto campo con altre 8 località italiane.
Le due città marchigiane se la dovranno infatti vedere con Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante, Siracusa, l’ Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza.
Queste le finaliste su cui il ministro Franceschini ad ore scioglierà la riserva dopo le audizioni del 3 e 4 marzo: un’ora a testa servita per presentare il proprio dossier di candidatura e conquistare la giuria.
Ascoli ci ha provato trascinando nel progetto ben 32 comuni e 173 associazioni impegnate nella cultura, nel turismo e nel sociale, con un cartellone di 61 eventi e grandi nomi, come quello dell’ascolano Dario Faini, in arte Durdast e del ballerino Alessandro Sciarroni.
Da dicembre 2023 a dicembre 2024 la città ascolana ha messo a punto una maratona di Festival, spettacoli dal vivo, mostre, convegni, eventi enogastronomici e installazioni all’aperto, accomunati dal claim “la cultura muove le montagne’.
Punta invece sul rapporto tra arte, ambiente e tecnologia la sua rivale marchigiana, Pesaro.
La città della musica e del Rossini Opera Festival ha ideato un dossier con 50 progetti che coinvolgono 52 comuni e 450 artisti da tutta Europa, uniti nello spingere Pesaro verso il titolo di capitale della cultura 2024.