Sono salite a 90 le custodie cautelari con obbligo di dimora nell’ambito dell’inchiesta Euro Green Pass, l’operazione della Questura di Ancona che nello scorso mese di gennaio ha portato alla luce un giro di green pass falsi.
In queste ore sono state eseguite altre 5 ordinanze, emesse dal GIP con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona . I reati contestati sono corruzione, peculato e falso ideologico continuati, commessi in concorso per ottenere il rilascio indebito della certificazione verde.
Era stato un medico impegnato nelle vaccinazioni presso l’Hub Paolinelli di Ancona ad accorgersi di strani movimenti e a filmare, una volta scoperto l’inganno, l’infermiere Emanuele Luchetti, 50 enne di Falconara che, anziché iniettare il vaccino, svuotata la siringa in un contenitore per poi applicare il cerotto sul braccio di persone che avevano pagato per ottenere il rilascio di un falso green pass. Interrogato, Luchetti ha confessato il reato, fornendo anche particolari che hanno permesso di risalire ad un ampio giro delinquenziale, dal quale vari soggetti hanno ottenuto vantaggi personali.
Oltre all’infermiere, risultano coinvolti l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, nei confronti del quale, non emergano evidenti episodi corruttivi e passaggi di danaro, ma che potrebbe aver avuto un ruolo determinante nell’organizzazione, il ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi che avrebbe fatto da intermediario,l’imprenditore edile Stefano Galli, e la commessa di un supermercato Maria Zeleniuschi.
Nei confronti di Lucchetti, a cui sono stati sequestrati 18mila euro ritenuti provento dell’attività illecita, è stato disposto il sequestro preventivo fino alla somma di euro 4.500, mentre resta ancora sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.