31 MARZO, TERMINA LO STATO D’EMERGENZA PER IL COVID: DOPO DUE ANNI COSA CAMBIA NELLE ABITUDINI DEGLI ITALIANI

31 MARZO, TERMINA LO STATO D’EMERGENZA PER IL COVID: DOPO DUE ANNI COSA CAMBIA NELLE ABITUDINI DEGLI ITALIANI

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Emergenza Covid addio, o quasi: a due anni dalla proclamazione decisa per fronteggiare la pandemia da Covid, dal primo aprile termina lo stato di emergenza che ha imposto obblighi e restrizioni necessari a contenere il contagio.

Ecco cosa cambierà in quelle che orma erano diventate abitudini più o meno accettate:

da domani sarà possibile tornare al lavoro per i no vax over 50, non serve più infatti il green pass rinforzato, ma basterà un tampone, valido 48 ore se antigenico, 72 se molecolare.

Resta invece l’obbligo di green pass rinforzato per personale sanitario e docente.

Niente green pass per ristoranti e bar all’aperto, mentre al chiuso basterà il green pass base.

Niente green pass anche per negozi, parrucchieri, barbieri, attività fisica all’aperto, mentre in palestre e piscine al chiuso resterà in vigore il green pass rinforzato fino al 30 aprile

Fino al 30 aprile Resta il super Green pass per i cinema, per discoteche e locali al chiuso, palazzetti dello sport dove torna la capienza al 100%

Niente green pass sugli autobus di linea, ma solo mascherina FFP2; sui treni e sugli aerei invece, oltre alla mascherina basterà il green pass base.

Per quanto riguarda la scuola in DAD solo gli alunni contagiati, quelli che sono stati in contatto con positivi potranno restare in classe ma con mascherina FFP2 per 10 gg.

Resta obbligatoria per tutti gli studenti quella chirurgica fino alla fine della scuola.

infine per tutti, se ci sono stati contatti a rischio, 5 giorni di autosorveglianza, mentre, se si è positivi, 7 giorni a casa, poi si rifà il tampone che, nel caso sia positivo, va ripetuto dopo 3 giorni