E’ morto Mario, il 44enne marchigiano diventato il simbolo della lotta per il fine vita se ne è andato.
A comunicare il decesso di Federico Carboni, 44enne di Senigallia ad oggi rimasto nell’anonimato e conosciuto con il nome di Mario è l’Associazione Luca Coscioni che lo ha affiancato anche nella battaglia legale e che ha raccolto fondi per la strumentazione necessaria per coprire 5 mila euro di spese, non coperte dal sistema sanitario.
Nelle ultime ore la consegna di Kit e farmaco necessari per il suicidio assistito poi l’avvio della procedura del suicidio assistito.
Il 44 senigaliese è la prima persona in Italia ad averne avuto accesso.
“Ora finalmente sono libero di volare dove voglio”. Queste le ultime parole del 44 enne senigaliese.
Proprio ieri i funerali di Fabio Ridolfi, il 46 enne di Fermignano che ha scelto di morire con la sedazione profonda e continua dopo le lungaggini dell’Asur sull’indicazione del farmaco da utilizzare per il suicidio assistito.
Ieri l’associazione Coscini ha scritto al Ministro Speranza per chiedere al governo un “atto urgente vincolante per tutte le Regioni” “affinché l’Asur garantisca alle persone malate, che ne fanno richiesta, verifiche immediate e risposte in tempi brevi in tema di suicidio medicalmente assistito”.