400 litri d’acqua al secondo in più per affrontare la grande siccità del fiume Metauro e la sete dei terreni che lo delimitano. Da giovedì 14 luglio alle 11 verrà aperto il Pozzo di Sant’Anna del Furlo, un pozzo di acque profonde nel territorio del Comune di Fossombrone da cui usciranno 200 litri di acqua al secondo, contemporaneamente ad una riduzione sempre di 200 litri del deflusso dall’invaso di Tavernelle.
A comunicarlo è stato l’assessore regionale alle Risorse Idriche e Protezione Civile Stefano Aguzzi dopo una riunione che si è tenuta in queste ore tra Comitato provinciale di Protezione civile, alla presenza delle Autorità di Ambito Territoriale Ottimale che si occupano di risorse idriche, le ATO, alcuni Comuni del pesarese, la Prefettura, la Provincia, il Ministero degli Interni, l’Asur e l’Arpam.
“Avremo così una maggiore quantità di acqua verso l’acquedotto di 400 litri al secondo”, ha spiegato aguzzi, sottolineando lo stato di piena emergenza che rende difficoltoso prelevare l’acqua potabile per immetterla poi negli acquedotti di Fano e di Pesaro. L’apertura del pozzo di Sant’Anna di Fossombrone consentirà di mantenere vivo il corso del fiume scongiurando la secca degli invasi a valle e riducendo il deflusso naturale di 200 litri dalla diga di Tavernelle, da cui l’acqua per l’acquedotto viene prelevata . Si è deciso al momento di non aprire ancora il Pozzo di acque profonde del Burano e l’auspicio è che non sia necessario farlo in futuro, risorsa strategica quella dei “pozzi di acque profonde”, da usare con attenzione, considerati i lunghi tempi di ricarica e che, in situazione di grande sete dei fiumi e della terra come quella attuale, costituisce una risposta vitale all’emergenza