Da Pittsburgh, in Pennsylvania a Spelonga di Arquata del Tronto, il piccolo borgo raso al suolo dal terremoto, a caccia delle proprie radici.
E’ l’avventura di Alberto Marraccini e dei suoi figli, una famiglia americana arrivata da oltre oceano nel piccolo centro terremotato per ripercorrere le orme e la storia dei loro antenati, partiti un secolo fa da Spelonga per cercare fortuna in America e mai più tornati.
Ed ora dall’America sono arrivati in 16, 3 generazioni, per vedere il piccolo centro e la vecchia casa da cui tutto è partito.
A rendere possibile il viaggio sulle orme dei ricordi, le ricerche genealogiche di Emidio Spinogatti, che dai registri dello stato civile è riuscito a ricostruire l’albero genealogico di molti arquatani.
Nella visita, tra le vie del borgo, sono poi spuntate foto, lettere e storie che legano la famiglia Marracini alla gente del posto, quasi a cementare quel ponte che unisce Pittsburgh a Spelonga.
Nulla di tutto questo era stato tramandato dai loro avi alle nuove generazioni trapiantate in America.
I capostipiti non avevano pensato a tramandare nemmeno la lingua, ma ora in questo angolo dei Sibillini la famiglia Marracini, oltre alla casa di famiglia che ha resistito alle scosse del terremoto, ha ritrovato anche le sue radici.