Una vita di dedizione al lavoro e ai suoi pazienti, fino alla fine quella del Dott. Francesco Foltrani primo medico morto di COVID esercitando la sua attività. Domenica, per ricordare il suo concittadino e il suo sacrificio, l’Ospedale di Cingoli prenderà il suo nome, per non disperdere la memoria di un servizio prestato con passione e spirito di responsabilità fino all’estremo sacrificio.
Francesco Foltrani è morto il 19 marzo del 2020 all’Ospedale di Jesi dopo qualche giorno di ricovero e nei primi mesi della pandemia, affrontata senza conoscenze e senza strumenti come accade di fronte ad un virus di cui, allora ,non si sapeva nulla.
Il dot. Foltrani, 67 anni, sposato e con due figli, aveva contratto il COVD visitando alcuni pazienti nella casa di riposo. Dopo lo scoppio di un focolaio. Fu lui stesso, una volta avvertiti i primi sintomi, a mettersi in autoisolamento, da cui la malattia non gli consentì più di uscire, strappandolo alla famiglia in un paio di settimane. Solo due mesi più tardi il Consiglio comunale ha avviato l’iter per l’intitolazione del nosocomio cittadino, che si concluderà domenica 24 luglio, giorno in cui il Balcone delle Marche ricorda il suo Patrono, Sant’Esuperanzio. Un medico in prima linea, morto sul campo, come tanti altri in quei primi giorni di pandemia, e che proprio in quell’ospedale, nel 1993, aveva fondato, insieme ad alcunicolleghi, un Ambulatorio convenzionato dove ha incontrato centinaia di cittadini che lo ricordano ancora con grande stima e commozione.