A quasi 5 mesi dalla prima distillazione, il JGin di Michele Campana e Laura Durastanti conquista il terzo posto all’International Wine & Spirit Competition di Londra, nella categoria più prestigiosa riservata al distillato di ginepro, quella del London Dry gin.
JGin è il primo London Dry artigianale interamente Made in Marche: tutti gli ingredienti utilizzati per la sua preparazione sono rigorosamente a Km Zero.
Delle 6 botaniche che compongono la sua formula, fino al tappo della bottiglia, ogni elemento proviene dalla regione e, per quanto possibile, di origine bio: tra le botaniche utilizzate, oltre all’obbligatorio ginepro, spiccano il sambuco, la rosa mosqueta, la foglia di fico, il tarassaco e soprattutto la foglia di Verdicchio, che non poteva mancare se ci si vuole caratterizzare come prodotto marchigiano.
Un prodotto regionale che non ha impedito di eccellere nella categoria più osticaall’International Wine & Spirit Competition della versione più pura e tradizionale del distillato, il London Dry gin: come se un produttore inglese avesse prodotto uno dei migliori Verdicchio dell’anno.
JGin nasce quasi per caso proprio a Jesi.
«Durante il lungo lockdown della pandemia – racconta Michele Campana, appassionato di distillati ed erbe spontanee e officinali – da entusiasti di cucina, vini e liquori, con mia moglie Laura abbiamo voluto cimentarci nella produzione del gin, con un’idea di base: come il Verdicchio esprime tanto sulla tavola, può esprimere altrettanto in un distillato».
«Le 460 bottiglie del primo batch dello scorso ottobre (numerate, per assicurare la tracciabilità e la qualità del prodotto) sono andate esaurite in poco tempo, abbiamo voluto fare una produzione di piccoli lotti – spiega – per potere garantire una distillazione quasi perfetta».
La prossima distillazione è attesa a giorni, prevedendo una produzione di 450 bottiglie standard e di 150 bottiglie mignon.
Immagini ed interviste nel tg delle 19.30.