Dopo le festività di aprile passate senza sfruttare la spiaggia gli operatori balneari aspettano un maggio di fuoco, secondo le previsioni, ma davanti al mare ci sono tronchi,
rami spezzati e i resti della pulizia dei fossi. Una vista non proprio a misura di turista.
Il problema va risolto al più presto, la pulizia è in parte iniziata, ma non basta per restituire a Senigallia la sua spiaggia di velluto.
I balneari sembrano dover fronteggiare un problema dopo l’altro, il primo, tra tutti, con la Bolkestein la paura delle aste.