Prima il covid, poi il caro gasolio, ora l’emergenza personale.
L’ennesima tegola si abbatte sulle marinerie marchigiane: la scarsità di manodopera.
Tra le flotte della regione mancano all’appello oltre 200 lavoratori.
Pure gli stranieri rinunciano ad imbarcarsi e preferiscono il reddito di cittadinanza alle faticose uscite in mare.
Alle prese con numerosi prepensionamenti, le flotte sono in affanno per il personale: non c’è ricambio generazionale.
A preoccupare ora non è più il caro gasolio: il prezzo da 1,30 euro al litro è sceso attorno agli 80 centesimi.
I timori maggiori riguardano piuttosto la manodopera: le carenze nell’equipaggio si ripercuotono sul pescato e sugli affari.
Per questo negli ultimi mesi anche gli stipendi si sono abbassati.
A lanciare l’allarme personale è Apollinare Lazzari, presidente dell’Associazione produttori pesca di Ancona.
Immagini ed interviste nel tg delle 19.30.