Paola che crea un’opera d’arte con la creta è la testimonianza di quanto l’assistenza, l’educazione e il trattamento riabilitivo possano migliorare la vita delle persone che hanno conosciuto la Lega del Filo D’oro.
Poi c’è Alessandra, che non vede e non sente, ma non rinuncia ad un buon frullato, guidata dal suo educatore. Il nuovo Centro Nazionale, dopo l’inaugurazione del 30 marzo alla presenza del presidente Mattarella ha aperto le porte della struttura, che si sa distinguere per innovazione e attenzione all’ambiente ma anche per la cura nei confronti delle persone. L’attenzione è per i dettagli, un simbolo fuori da ogni porta per riconoscere il laboratorio all’interno di ogni stanza. Un cestino, come quello fatto a mano da Fabio, che intrecciando i fili si lascia aiutare dalla sua educatrice che comunica con lui dal palmo della mano.
Incontrarsi sembra essere difficile per persone sordocieche e con pluriminorazione sensoriale, ma sono distanze che possono accorciarsi, grazie alla Lega Del Filo d’oro che non smette di rinnovarsi per garantire un servizio oltre il buio e il silenzio.