Per quasi nessuno era Silvio Berlusconi, per tutti era Silvio, il cavaliere, Berlusca. Soprannomi quasi come se gli italiani lo conoscessero di persona. Un po’ perché abituati a vederlo nei propri piccoli schermi, un po’ perché 4 volte presidente del consiglio e soprattutto perché sapeva far parlare di sè.
Sui giornali, in Parlamento, nei bar, accendendo discussioni, e dividendo l’Italia per 50 anni. Si è spento ad 86 anni Silvio Berlusconi, al San Raffaele di Milano, dove soltanto un mese fa il leader di Forza Italia aveva trascorso 45 giorni, dei quali la maggior parte in terapia intensiva per una polmonite che ha aggravato un già complesso stato di salute a causa della leucemia di cui soffriva Berlusconi. Un lutto che tra chi lo ha amato e chi l’ha odiato, sta già facendo parlare tutta Italia. Ci sono anche un po’ le Marche in questo ultimo saluto al cavaliere. Ai microfoni di tv centro marche nel 2004 e nel 2013, il cavaliere nella regione ha effettuato 5 visite ufficiali. Legato alle Marche e ai Marchigiani, da Acquaroli a Battistoni, da Tombolini a Lucentini, esponenti della destra marchigiana che hanno affidato ai loro canali social le condoglianze alla famiglia. Una notizia di rilevanza tale da impazzare in pochi minuti tra la stampa mondiale. Da Bbc, The Times, Financial Times, Le Monde, i giornali spagnoli El Mundo ed El Pais.
