Una casetta in mezzo al verde, moderna ed econosostenibile ma soprattutto super inclusiva in cui i ragazzi disabili potranno sperimentare l’autonomia e progettare una vita indipendente anche in assenza di genitori.
E’ quella che sorge in un fazzoletto verde di 10 ettari a Santa Maria in Selva alle porte di Treia, proprio a due passi dal centro diurno gestito dalla cooperativa “Di Bolina” che segue una trentina di ragazzi disabili.
Dopo l’inaugurazione, la nuova struttura finanziata nell’ambito del progetto “Dopo di noi”, prirà le sue porte ai primi 3 ragazzi disabili che non posso più contare sul sostegno dei genitori e che in questo appartamento green e high tech, dotato di domotica e pannelli solari, potranno fare le prime prove di indipendenza.
Ma la casetta, a servizio dell’intero ambito sociale che copre diversi comuni dell’entroterra, da Macerata a Corridonia passando per Tolentino, è in realtà la prima di un più ampio villaggio a misura di ragazzi speciali: qui verranno realizzate altre 6 casette con i fondi del PNRR per circa 12 ragazzi disabili.
E il nucleo di questo primo villaggio inclusivo, nel giorno della sua inaugurazione, è stato dedicato all’ex assessore ai servizi sociali Giovanni Soldini che prima della sua scomparsa ne ha gettato le fondamenta.