Prima la processione a piedi e in salita con il vescovo in testa e con in mano la cesta piena di pane e poi in cima al cosiddetto “Poggio della pagnotta” la benedizione dei frutti della terra.
Così sul monte Fiegni la montagna, ferita e abbandonata dopo il sisma, celebra la sua festa e spera nella rinascita post terremoto.
In questo angolo dei Sibillini speranza e tradizione resistono. Come resiste la chiesetta di Santa Maria Maddalena, un baluardo in pietra di fede e devozione a 1100 metri di altezza al centro di 4 comuni feriti dal sisma, tra Cessapalombo, Caldarola, Pievebovigliana e Fiastra.
E’ qui in questa piccolo gioiello del 300 che ogni anno la terza domenica di luglio si rinova la festa della montagna, una tradizione che si tramanda da decenni per rendere omaggio a questa terra aspra ma allo stesso tempo generosa.
Immagini ed interviste nel tg delle 19.30.