Dopo il sisma sono rimaste ingabbiate con travi d’acciaio aggrappate alla roccia, ma ora le mura castellane di Treia sono pronte a liberarsi da quella imbragatura.
Con un’apposita ordinanza in deroga, la cabina di regia del coordinamento sisma ha sbloccato oltre 400 mila euro per il consolidamento di parte della cinta muraria: oltre 100 metri di mura che verranno riqualificati in più punti.
La parte più danneggiata quella a ridosso della casa di riposo dove le barre di rinforzo ora cominciano a mostrare i segni del tempo.
Ma nel cuore del centro ferito dal sisma, tra i cantieri e le impalcature, un altro luogo simbolo della città si prepara alla rinascita.
E’ l’ex convento di San Francesco. La vicina chiesa rimane ancora chiusa ma per l’ex monastero sono stati appena sbloccati 2,6 milioni di euro.
Serviranno alla messa in sicurezza del primo e secondo piano: 800 metri quadrati di struttura oggi inagibile e ormai off limits.
Qui prima del sisma si trovavano alcuni uffici regionali traslocati al piano terra ma anche spazi per giovani, associazioni e start up. Il terremoto li ha sfrattati e qui non sono più tornati. Ora con la fine dei lavori di recupero entro il 2026 il comune è su di loro che punta per la rinascita del borgo.
Immagini ed interviste nel tg delle 19.30