3.700 disoccupati, di cui 2.400 over 45, e 900 non percepiscono l’indennità mensile di disoccupazione della Naspi.
Nubi all’orizzonte per il futuro lavorativo del territorio fabrianese, che si addensano particolarmente scure sul settore del bianco e su quello della carta.
Beko e Cartiere Fedrigoni sono state al centro di un tavolo di confronto convocato dall’assessosre regionale Stefano Aguzzi con sindacati, associazioni di categoria e il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo e dove si è stata presa i esame la situazione dell’intero territoiro che rischia la desertificazone industriale.
Per quanto riguada Beko Europe, multinazionale costituita dalla fusione tra Whirlpool e Arcelik, che detiene il 75% delle quote , preoccupano le ricadute sul territorio fabrianese, dopo la chiusura di due stabilimenti in Polonia.
Per l’assessre Aguzzi è importante l proseguire il dialogo con i vertici aziendali, come accaduto a giugno nell’incontro a Roma, che non ha peò soddisfatto istituzioni regionali e sindacati per la mancanza di un piano industriale preciso e poche ore fa lo stesso assessore Aguzzi ha chiesto con una lettera un nuovo incontro essendo sfumato quello che era stato annunciato a settembre.
Anche per cartiere Fedrigoni ci sono poche certezze per il futuro dei lavoratori circa duecento dei seicento nel distretto fabrianese tra Fabriano, Pioraco e Castelraimondo. Il marchio è stato ceduto anni fa a un fondo di investimento.
A rischio il ramo d’azienda della carta d’ufficio, che se venduto o dismesso aprirebbe un nuovo fronte di crisi per un distretto già fortmente provato.
Immagini ed interviste nel tg delle 19.30.